venerdì 22 maggio 2015

Alunni alla scoperta di Firenze

SI PARTE PER FLORENTIA


Le classi quinte al Camposcuola nella città culla della cultura

I giorni 22-23-24 Aprile le classi V della scuola primaria di Cave sono partite per un Camposcuola con destinazione Firenze.
I ragazzi, appena arrivati, hanno fatto un giro per visitare il centro storico e armati di macchinette fotografiche, hanno scattato foto per la città che anticamente si chiamava Florentia.
Il secondo giorno gli studenti hanno visitato la Galleria degli Uffizi ammirando le  opere del Caravaggio, Michelangelo,Leonardo e Botticelli.
 Al museo di Leonardo da Vinci sono stati accolti da un attore che ha interpretato il personaggio, guidando gli studenti  alla scoperta dei suoi capolavori. Dopo la visita ai due musei la scolaresca si è recata al mercato per fare shopping anche se allimprovviso ha cominciato a piovere.
L' ultimo giorno le classi sono state coinvolte in una caccia al tesoro entusiasmante e avvincente.
Anche se ci sono state camminate interminabili e una fitta pioggia , il Camposcuola è stato per i ragazzi istruttivo ed emozionante.


CLASSE V D










Firenze
Museo di Leonardo DA Vinci
E' il secondo giorno 23- 4- 2015, stiamo andando a visitare il museo di Leonardo Da Vinci .
Appena arrivati ci siamo seduti ed è entrato un finto Leonardo Da Vinci, lui ci ha raccontato la sua
storia, ci ha fatto vedere le sue macchine e ce le ha fatte toccare ci ha spiegato a che cosa servivano,
come:l' antenata della mitragliatrice aveva quattro cannoni che sparavano tutti in sieme,l' antenato
del carroarmato ma anche la mia preferita, la sala degli specchi, appena entravi non trovavi più l'
uscita ,c' era anche la vite . Finita la spiegazione ci ha detto che potevamo toccare tutto e ci siamo
divertiti un mondo.
VIVA FIRENZE !!



La storia e monumenti dei medici………..

Originariamente  erano solo dei contadini ma grazie al commercio  di tessuti di lana ,seta ecc e cosi diventarono ricchi . IL fondatore della famiglia medici si chiama Giambuono dei medici                                                                                       
Loro fecero costruire tre palazzi , palazzo Riccardi, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti  dove abito vittorio  Emanuele II.

Palazzo Vecchio si trova a Piazza della Signoria…. Che era il centro politico di Firenze e venne costruito da Alfonso Ricandio
Che costui solo la prima parte del palazzo,che lo difendeva (il Palazzo) da attacchi  nemici buttando su di essi dell’olio bollente.
Il Palazzo venne costruito poi intormo d un altro palazzo già esistente.
C’è poi una chiesa….. quella di San Pier Scarafaggio  che venne distrutta e fatto costruire “Gli Uffizi” ovvero il centro di tutti gli uffci dei Medici fatta costruire da Giorgio Vasari.
Da Palazzo Vecchio venne costruito il “Ponte Vasariano” lungo 1 km che finisce poi a Palazzo Pitti.
Nella galleria degli Uffizi  nel corridoio principale, ci sono tutte le immagine dei medici… Cosimo I suoi figli ecc…… e le statue più grandi rappresentano i Medici più importanti delle loro Storia….
Il Duomo e il Battistero è un'altra delle grande opera della storia dei Medici; in mezzo a questi due c’era una chiesa quella Santa Repanata.
Il Duomo si trova a Piazza del Duomo ed era formato da tante Chiese messe insieme  nell’aracata principale ci sono tutte le famiglie che hanno aiutato i medici alla realizzazione di questa grandiosa Chiesa, accanto c’è il campanile di Giotto che suonava per le ore delle preghiere e dei canti verso la Vergine  e i contadini che non facevano in tempo ad entrare venivano chiusi fuori dalla chiesa
Il Battistero invece era dove si facevano dei Battesimi che se ne facevano più di uno e anche a volte ci si faceva una sfilata che si facevo il giro di alcune Piazze e poi entrava nel Battistero e finiva con giuramenti….
                                                 Luca Scarozza  VB        



                 
             















Dopo la fantastica esperienza del camposcuola a Firenze i bambini scrivono un articolo di giornale.



GRANDE ESPERIENZA PER GLI ALUNNI DELLE QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA DI CAVE

I bambini partono per Firenze 

CLASSE V A

Cave- I ragazzi della scuola di Cave hanno fatto un camposcuola di tre giorni presso una bellissima città d’arte: Firenze. Sono state per loro tre giornate molto impegnative.
Il primo giorno c’è stata la partenza dalla stazione di Cave. L’atmosfera tra figli e genitori era un misto di contentezza e ansia, quest’ultima soprattutto evidente nei genitori. Sono arrivati alle ore dodici circa e tutti gli alunni erano stanchi e desiderosi di sgranchire le gambe. Dopo l’arrivo hanno pranzato e subito hanno visitato il grande centro storico fiorentino. Erano accompagnati dalle guide che parlavano con dei microfoni collegati con degli auricolari che ogni alunno portava con sé.
Il centro storico di Firenze era immenso con un panorama spettacolare: si vedevano piazze, cupole, chiese…tutto con un magnifico sfondo: il cielo completamente azzurro.
Dopo la visita turistica sono andati nel loro hotel. Le quinte A, C e D sono state ospiti dell’hotel Goldoni davvero elegante ma inospitale, con persone poco abituate a trattare con i bambini.
Il secondo giorno hanno fatto visita a due dei musei bellissimi: la famosa Galleria degli Uffizi e il museo di Leonardo da Vinci. Nella galleria degli Uffizi hanno potuto osservare da vicino le opere dei grandi artisti studiate negli anni precedenti. Nel museo Leonardo, invece, hanno visto ed azionato le curiose macchine presentate da una guida in costume d’epoca.
Il terzo giorno, dopo una particolare caccia al tesoro tra le strade di Firenze, sono ripartiti tristi ma felici di riabbracciare i loro genitori e di aver vissuto un’esperienza difficile da dimenticare!





Cambiamo ora punto di vista: chiediamo di scrivere lo stesso articolo di giornale ad una delle nostre mamme:


Noi mamme italiane siamo rinomate per essere un po’ troppo chiocce e in un’epoca come quella in cui viviamo diventa ancora più complicato sapere quale sia la strada migliore da scegliere per aiutare i nostri bambini a crescere in libertà ma senza correre rischi.
Quest’anno, come anche quello passato, la scuola ha organizzato una gita. Stavolta la meta è stata Firenze. Tre giorni che sarebbero stati interminabili senza i nostri cuccioli in giro per casa, senza quelle abitudini che in certi momenti stancano perché si sommano al tran tran quotidiano……
I bambini sono partiti con i pullman il 22 aprile, tra le lacrime di qualcuna che non ce l’ha fatta a trattenersi e le smorfie di altre che invece nascondevano ansia e preoccupazioni, sapendo che i propri figli sarebbero stati bene ed avrebbero vissuto un’esperienza bellissima. Tutte le rappresentanti  di classe per l’occasione hanno creato dei gruppi su whatsapp sui quali i genitori sarebbero stati costantemente aggiornati sulle tappe del viaggio con foto e momenti di gioia.
Prima fermata all’autogrill, poi dritti verso Firenze. Tre giorni di scarpinate a piedi, di fatica ma di immensa meraviglia nel poter visitare le bellezze di una città magica ed incantevole: l’Arno, il Duomo con la sua Chiesa, il ponte Vecchio, la Galleria degli Uffizi dove gli alunni hanno potuto vedere dal vivo le opere artistiche studiate per tre anni solo sui libri: Bacco, Medusa, l’Annunciazione, il Tondo Doni…Non sono mancati momenti ludici quali la caccia al tesoro, gli acquisti dei ricordini per le famiglie, i pigiama party in albergo.
I bambini sono tornati stanchi e immensamente felici  tra le stesse lacrime della partenza, stavolta di gioia, dei genitori. Ti rendi conto che anche se ti viene detto: “Mamma, ti offendi se ti dico che no ho sofferto di nostalgia per casa?” non ti offendi, anzi sei immensamente felice, perché sai che quell’esperienza tua figlia non la dimenticherà mai.
Il plauso va alla scuola, alle maestre che per tre giorni si sono prese cura dei nostri figli,  che per cinque anni hanno lavorato con noi aiutandoli a crescere, a divenire individui capaci di discernere, di essere curiosi…..e che ora a giugno dovranno lasciare perché li  aspetta la scuola media…una nuova avventura che saranno in grado di affrontare grazie al percorso intrapreso alle elementari.

UNA MAMMA





Dopo il campo-scuola della IV elementare a Torino, dove mi sono divertita, ma non l’ho goduto abbastanza per via del virus che mi ero presa, tutti ci aspettavamo una gita di tre giorni e due notti, ancora migliore della prima .
Scoperto che il campo-scuola di quest’anno si sarebbe svolto a Firenze, tutti i dubbi si tolsero.
Sapendo che ci saremmo divertiti, cercavamo di ricordare ogni singolo particolare del viaggio d’istruzione dello scorso anno ,per poi cercare di confrontarli, però ci sbagliavamo, perché ogni ricordo è unico e ogni esperienza ha una sua stanza nella mente di ognuno.
Quando le maestre ci hanno detto che il viaggio sarebbe stato in pullman e non in treno ci siamo rimasti un po’ mal , ma poi questo si rivelò una delle parti migliori della gita dove abbiamo potuto socializzare con bambini di altre classi , e fare amicizia con quei compagni che credevamo antipatici o addirittura che non conoscevamo.
Infatti avevamo la possibilità di avere seduto davanti o dietro una bambina o un bambino simpatico.
La notte pima della partenza, come credo, abbiano fatto un po’ tutti, non sono riuscita a dormire, in parte per l’ansia, ma soprattutto per la gioia, pensando alle cose che avrei imparato il giorno dopo.
Infatti per me i campo-scuola servono sia a responsabilizzare i bambini senza la presenza dei genitori, sia ad insegnare cose nuove su alcune città d’Italia, per approfondire i nostri studi, ma soprattutto servono a farci divertire con i nostri compagni.
Appena saliti in pullman eravamo felici, agitati, avevamo una forza d’animo da poter spostare un tir ed, anche se, ci eravamo svegliati prestissimo, non ci saremmo mai addormentati, durante tutto il viaggio.
Arrivati in albergo eravamo iperattivi, felicissimi di poter dormire con i nostri compagni di stanza e avevamo solo voglia di toglierci lo zaino dalle spalle e metterci al letto, non per dormire ma per chiacchierare.
Per ricordare ogni singola parola, detta, con l’accento toscano, dalla guida che ci ha fatto visitare Firenze, ci vorrebbe un libro intero.
In questi tre giorni abbiamo visto milioni di cose impressionanti: piazze di ogni genere, il cui simbolo aveva il proprio significato, ponti: il Ponte Vecchio, con le sue vetrine colme di orafi, affacciate anche sull’Arno, Piazza della Signoria con Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti.
La cosa c he mi ha emozionato di più è stato il Duomo fatto da Giotto e da altri artisti di diverse epoche, con le minutissime incisioni color verde smeraldo, con la cupola del Brunelleschi e in cima la sfera d’oro posizionata da Leonardo da Vinci.

CLASSE V E














        

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